Mai quattro medaglie dallo short track, è storia con super Fontana e la staffetta. Pietro Sighel: "Coronato un lavoro di anni"

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Mai quattro medaglie dallo short track, è storia con super Fontana e la staffetta. Pietro Sighel: "Coronato un lavoro di anni"

Con l'argento di Arianna e il bronzo dello splendido quartetto maschile della staffetta, il movimento ha raggiunto un risultato unico ai Giochi Olimpici. Le parole dei grandi protagonisti azzurri.

Mai così in alto, anche nei giorni magici di Lillehammer.

Lo short track italiano, messe da parte le polemiche emerse per le dichiarazioni di Arianna Fontana rivolte alla federazione, oggi ha scritto la storia arrivando a quota quattro medaglie in una singola edizione dei Giochi Olimpici. Non era mai successo, è diventato realtà con l'argento della stessa Fontana nei 1500, risultato che significa undicesima medaglia per la campionessa italiana più vincente a livello di discipline olimpiche invernali, e il bronzo della staffetta maschile formata dal veterano Yuri Confortola, Andrea Cassinelli, Tommaso Dotti e quel piccolo fenomeno che risponde al nome di Pietro Sighel.

E proprio quest'oggi, la FISG ha festeggiato pure un riconoscimento prestigioso come l'assegnazione del ruolo di portabandiera per la cerimonia di chiusura ad una sua stella, ovvero Francesca Lollobrigida.

Volevo riscattare i 1000, ma non pensavo potesse nascere una gara del genere – le prime parole di Fontana, alla terza medaglia in questi Giochi – E' una chiusura perfetta per una grande Olimpiade”.

E al microfono di Stefano Rizzato, in casa Rai Sport, è intervenuto anche Pietro Sighel, capace di chiudere alla grande la staffetta bruciando i russi per appena 9 millesimi. “Siamo molto orgogliosi di quanto fatto, credetemi questo non è un risultato casuale – spiega il figlio d'arte – Abbiamo lavorato tanto sulla staffetta, siamo riusciti a concretizzare il nostro potenziale. Questa medaglia gratifica il lavoro di tanti anni, mi riferisco anche agli altri ragazzi che hanno saputo soffrire negli anni più difficili”.

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