Champorcher, un nuovo bacino per l'innevamento, un nuovo snowpark e altre novità per la prossima stagione

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Champorcher, un nuovo bacino per l'innevamento, un nuovo snowpark e altre novità per la prossima stagione

Nella scorsa stagione invernale la neve si è fatta desiderare a Champorcher, comprensorio di Monterosa Ski dove sono state aperte solo 4 piste su 18. A soli 21 chilometri dal casello autostradale di Pont-Saint-Martin, la stazione offre circa 12 chilometri di piste ed è la più vicina della Valle d’Aosta per chi proviene da Torino e Milano.

Gli addetti ai lavori sono piuttosto soddisfatti, anche se, per l’assenza di neve, l’impianto Cimetta Rossa Express è rimasto chiuso.  Garantire il futuro della neve significa salvare l’intera economia del Comune dove la maggior parte delle abitazioni sono seconde case. Per questo, la Regione Valle d’Aosta e la società degli impianti Monterosa si sono attivate per assicurare la fruibilità del comprensorio e il futuro dello sci nella piccola stazione, programmando un piano complessivo di investimento che ammonta a 11 milioni di euro, da spendere tra il 2022 e il 2024.

L’intervento sarà di tipo strutturale: verrà potenziato l’impianto di innevamento, così da garantire, con la creazione di un bacino in località Laris, la possibilità di poter innevare le piste che quest’anno non è stato possibile utilizzare per l’assenza di neve naturale. Il nuovo impianto verrà ultimato nel 2024 e sarà accompagnato da altre opere strutturali. Verrà arretrato il punto in cui arrivano i turisti dall’attuale telecabina di Chardonney, in modo da migliorare i flussi dei viaggiatori, offrendo un nuovo snow park dedicato a famiglie e principianti, che prevede la posa di un tappeto di risalita da 190 metri e la modellazione di piste per attività di scivolamento con gommoni e bob.
“La cifra si riferisce non solo all’innevamento, che vale circa la metà (circa 5,9 milioni di euro), ma anche agli interventi su altree opere e in particolare sugli impianti a fune”, precisa Franco Torretta, direttore tecnico e dell'esercizio del comprensorio sciistico Monterosa. “Tra questi, le revisioni della sciovia Madeleine (per circa 210 mila euro) e della sciovia Baby Laris (per circa 80 mila euro), la revisione della telecabina Chardonney-Laris e lo spostamento della stazione d’arrivo della stessa telecabina (per circa 3,8 milioni di euro), la revisione della seggiovia Laris e il potenziamento delle opere di difesa della stessa seggiovia (per circa 670 mila euro), la realizzazione di un’autorimessa per i mezzi battipista in prossimità della nuova stazione d’arrivo della telecabina Chardonney-Laris  (per circa 900 mila euro)”.
La Regione contribuisce con 8,8 milioni di euro, il resto è a carico di Monterosa. “Dopo lo spostamento dell’arrivo della telecabina, i clienti, scendendo, troveranno gli altri impianti, lo snow park e il bacino per l’innevamento, che si inserirà in modo armonico nell’ambiente e diventerà un’attrazione anche per l’estate”, conclude Torretta.

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