Pazza Sofia, ma che podio per Goggia in Val d'Isère: "Oggi mi sono giocata un jolly. E domani..."

Un esordio pazzo, “da Goggia”. D'altronde, prendere o lasciare, la discesa di Sofia non può che essere libera, come ama spesso ripetere lei stessa.

Il primo appuntamento di Val d'Isère riporta quindi la bergamasca sul podio, oltre dieci mesi dopo quel secondo posto a Rosa Khutor, nel super-g vinto da Fede Brignone lo scorso 2 febbraio; piazza d'onore anche oggi, a soli 11 centesimi da Corinne Suter e con quel numero folle all'attacco della compressione che è costato certamente il successo, ma che fa parte dello stile dell'olimpionica e va preso come un “passaggio naturale” della discesa sulla Oreiller-Killy che rimane stregata per Sofia in termini di vittorie (quinto podio), ma dice molto dell'ottimo stato di forma già visto nei tre giganti che hanno aperto la sua stagione.

“Ho fatto davvero una bella gara – ha commentato soddisfatta Goggia ai microfoni Rai di Simone Benzoni – Pur commettendo imperfezioni, sono contenta anche perchè sono riuscita a non stendermi nel finale. Non so bene come sia riuscita a rimanere in piedi – spiega in merito al “famoso” episodio - Penso di avere ancora margine”.

Problemi sulla compressione, considerate le tante cadute, tra cui Brignone, McKennis Duran, Haehlen e soprattutto Schmidhofer: “Posso rispondere per me e dire che ho sbagliato, trovandomi a fare una curva intera sulle code. Mi ha salvata la forza fisica, ma ho giocato un bel jolly...

La seconda discesa? Sono contenta dell'atteggiamento messo in campo oggi, dispiace un po' per la vittoria mancata, ma al tempo stesso partiamo da un bel podio con la voglia di migliorarsi... già domani”.