Odermatt, un "chirurgo" per resistere a Vinatzer e fare 49 in CdM: "Mi mancava questo gigante ma... meglio la discesa"

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Odermatt, un "chirurgo" per resistere a Vinatzer e fare 49 in CdM: "Mi mancava questo gigante ma... meglio la discesa"

Dopo la parziale delusione del super-g, il campionissimo rossocrociato ha ottenuto la quarta vittoria stagionale con l'ultima gara del trittico di Beaver Creek, già aperto dalla perla in discesa: ora è ad una sola lunghezza dai 50 trionfi di Alberto Tomba, poi ci sarà "Herminator" nel mirino. Kristoffersen, podio numero 97...

E’ stato il gigante di Alex Vinatzer, fantastico protagonista sulla “Birds of Prey” a concludere la campagna nordamericana dell’intero circo bianco, mentre le donne chiudevano i bagagli a Mont-Tremblant dopo il secondo gigante sulle nevi canadesi, ma la terza e ultima gara dell’appuntamento di Beaver Creek è stata ancora una volta la scena dello show numero 49 in Coppa del Mondo di Marco Odermatt.

Oggi magari non straripante come era stato giovedì in discesa, sfruttando al massimo il numero 1 e in primis l’errore del diretto rivale Brennsteiner (anche sfortunato, perdendo con quell’impatto contro una porta in avvio di 1^ manche un bastoncino), che ha quindi agganciato in vetta alla classifica di specialità prima di Val d’Isère, ma ancora una volta “chirurgico” per resistere all’azzurro e portare a casa la quarta vittoria di stagione, con 23 centesimi conservati al traguardo.

Il 28enne di Buochs si trova quindi ad un solo successo dalla quota 50 di Albertone Tomba, quarto all-time visto che poi davanti restano solo, parlando di circuito maschile, Stenmark a 86, Hirscher a 67 e Maier con 54. A proposito di numeri, se oggi “Odi” è arrivato pure a 92 podi in CdM, Henrik Kristoffersen con la sua terza piazza tocca i 97, raddoppiando con il 2° ottenuto la settimana scorsa a Copper Mountain (sempre in gigante, sinora l’asso norge ha deluso più che altro in slalom).

“Volevo almeno il podio, dopo l’uscita dell’anno scorso – ha raccontato il vincitore di giornata, che nel gigante sulla Birds of Prey (anche se non è stato disputato tutti gli anni) non si era mai tolto soddisfazioni – La seconda manche è stata durissima, il terreno era mosso e avevo bisogno di tutto quel vantaggio per farcela.

Torno in Europa con tanta soddisfazione da queste gare, è stato bellissimo portare a casa la discesa, ci tenevo (non avendola ancora vinta, ndr). Quale scelgo delle due? E’ sempre difficile rispondere, ma devo andare con la DH, è qualcosa di diverso anche se, di tutte le mie vittorie in gigante (28, a -3 da Hirscher e poi davanti c’è solo Stenmark, a proposito…), quella di oggi è molto in alto nei miei pensieri”.

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Oltre a Odermatt, i protagonisti della prima discesa stagionale nell'arena di Beaver Creek sono stati il 33enne statunitense, che sinora aveva raccolto i suoi tre podi tra Val Gardena e Bormio, e lo scandinavo che mancava una top-3 in CdM da quasi 5 anni, pur avendo vinto una medaglia mondiale pochi mesi fa. L'iridato von Allmen, 4°: Sto cercando di essere più pulito, tutto sommato non è stata una brutta gara.